Torre San Giovanni Salento
Torre San Giovanni ha una storia antica almeno quanto la città di cui è recentemente diventata frazione, dopo esserne stata da sempre marina. Tutto lascia supporre che questo approdo marittimo abbia rivestito una certa importanza strategica sin dai tempi della messapica cittadina di Ozan (rinominata Uxentum dai Romani e quindi Ugento).
Il territorio di Torre San Giovanni è piuttosto esteso e variegato. Oltre alla zona abitata, che si concentra nei dintorni della Torre e si estende dalla contrada Mare Verde a nord fino all’inizio della contrada Fontanelle a sud, sono presenti zone di grande interesse storico-archeologico (le vestigia antiche di contrada Pazze) e naturalistico (l’importante sito della pineta comunale). Inoltre, similmente al territorio di Ugento, sono presenti vaste zone agricole e adibite a pascoli. In particolare, nel territorio di Torre San Giovanni insistono la maggior parte dei bacini di bonifica e dei relativi canali che permisero il debellamento della malaria.
In pochi anni da piccolo borgo di pescatori è stata trasformata in una vivace stazione balneare a vocazione turistica, tra le più frequentate nel sud Salento da giugno a settembre. Tanto che in estate questo piccolo centro circondato dalle pinete cambia del tutto le sue sembianze, per la presenza di numerosi turisti attratti dalla bellezza ineguagliabile del suo mare. Il paesaggio che si può ammirare a Torre San Giovanni è molto suggestivo: una folta fascia di pineta si estende fino alla spiaggia, fine e bianca, e basse dune rigogliose di macchia mediterranea proteggono l’entroterra fino al mare. Il paesaggio urbano e rurale ne risulta fortemente caratterizzato. I litorali, sabbiosi e rocciosi, ospitano una grandissima varietà di piante, prevalentemente riconducibili alle specie che formano la macchia mediterranea. Il fondale lungo la spiaggia è basso, simile a una grande piscina naturale, una vera sorpresa per la sua bellezza.
Le acque cristalline di Torre San Giovanni si sono fregiate per ben tre volte, della Bandiera Blu della “Foundation for Environmental Education” (FEE).
Il nome di questa località è dovuto alla presenza di una Torre costruita nel 1563 che in origine è servita a sorvegliare questo tratto di costa dagli attacchi di forze straniere. Nella stessa zona sono venuti alla luce i resti del porto romano di Auxentum (attivo durante il IV-II secolo a.C. come scalo militare) e, di fronte a un isolotto conosciuto come isola delle Pazze, le tracce di un insediamento preistorico, risalente alla prima età del Ferro. La sua storia è antica quanto la città di Ugento ed infatti oltre al porto romano sono stati rinvenuti anche qui i resti di mura messapiche del VI secolo a.C. che fanno intuire l’importanza di questo porto nel rifornire Ozan (Ugento), quello che è stato forse il più importante centro messapico di sempre. Tra alterne vicende, il territorio di Torre San Giovanni si trovò ad essere abbandonato dalla popolazione al comparire del flagello della malaria. Fattori geografici e climatici, infatti, permisero la formazione di estese zone paludose, che non tardarono ad essere infestate dalla zanzara anofele e quindi indussero gli abitanti a spostarsi verso l’entroterra. Questa situazione di abbandono si protrasse fino alla metà del XX secolo quando, in seguito alla bonifica e al recupero dei territori attuata dal governo fascista, il piccolo borgo tornò a popolarsi, inizialmente solo dai pescatori che attraccavano la propria barca al porto. Risale poi agli anni settanta l’inizio dell’interesse dal punto di vista turistico, e la conseguente costruzione di ville, alberghi e villaggi, fino all’epoca attuale che vede Torre San Giovanni località di primo piano, nelle località balneari del Salento.
La torre rappresenta il sito più antico dell’intero villaggio e costituisce, oltre che un punto di riferimento terrestre e marittimo di grande utilità e importanza, anche una tangibile testimonianza dei fasti ricoperti da Ugento e dal suo territorio nel passato. Voluta da Carlo V nel XVI secolo come sito di difesa contro i saraceni, si trova su un piccolo promontorio proteso in mare che divide idealmente a metà la costa ugentina. A nord infatti, si estende la parte rocciosa, piuttosto bassa quasi ovunque, mentre a sud, oltrepassata la zona del porto, iniziano le celebri coste sabbiose, bianche e fini, che attirano i turisti da tutta Italia e dall’estero. Nel corso dei secoli, la sua funzione è mutata. Da torre di vedetta è diventata faro, per il sollievo dei naviganti che da sempre incappano nelle pericolosissime secche, situate proprio in prossimità del segnale luminoso.E’ proprietà della Marina Militare in quanto è sede della Guardia Costiera.
Numerosissimi sono gli eventi e le feste che animano l’estate di Torre San Giovanni. Sul lungomare si svolgono sagre dedicate soprattutto ai prodotti enogastronomici tipici, organizzate dalla locale Pro Loco . Il culmine dell’estate ugentina è in onore della Madonna dell’Aiuto, culto particolarmente caro ai pescatori e ai naviganti della zona. Si tiene nei giorni a cavallo della seconda domenica del mese di agosto. Il programma prevede luminarie, bande, spettacoli musicali ed una colorata fiera, composta da numerose bancarelle ubicate nella zona a ridosso della torre e, uno spettacolo pirotecnico di pregevole fattura che si tiene la sera della domenica sul molo peschereccio del porto e risulta quindi particolarmente spettacolare. Il programma religioso invece presenta come evento principale la suggestiva processione in mare, con la statua della Vergine che viene portata in corteo dalla chiesa al porto, successivamente imbarcata (su una grande paranza riccamente addobbata per l’occasione) e trasportata in mare aperto in processione lungo tutto il litorale. I fedeli, compresi il parroco, le autorità e persino la banda musicale, seguono l’imbarcazione di testa su altre barche e gommoni, proprio come accadrebbe in una normale processione per strada.
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